ATLANTE URBANO DELLA RESIDENZA

Scopo del nostro lavoro è stato di verificare se esistessero principi ricorrenti nei modi in cui la residenza sta costruendo, in questo primo scorcio di secolo, le città che abitiamo. Fin da subito si è dimostrato indispensabile individuare e studiare il contesto fisico di ciascuno dei case studies analizzati: per far ciò, di ogni progetto è stata ridisegnata la planimetria urbana in scala 1:5000.
Nelle pagine seguenti prende forma un Atlante Urbano della Residenza, costruito montando queste planimetrie.
Per giorni le planimetrie, stampate e ritagliate in quadretti di 8 x 8, sono rimaste sul nostro tavolo di lavoro: l’impresa di organizzare la ricchezza di tanto materiale
ci sembrava oltremodo difficile. Abbiamo poi riscontrato che le planimetrie si ritrovavano in gruppi in maniera quasi naturale, a volte per similitudini  morfologiche, altre volte perché i progetti erano accomunati dalla volontà di disegnare uno spazio pubblico, oppure perché si esprimevano su un’idea di città in senso più ampio.
Ci siamo domandati a lungo se mettere dei titoli alle 27 tavole che compongono la versione dell’Atlante a cui siamo giunti. Alla fine, benché durante il lavoro ogni
quadro abbia avuto un suo motto, abbiamo deciso che sarebbe stato più interessante lasciare intuire al lettore le ragioni che ci hanno guidati. Ci piace anzi pensare
che il lettore possa criticamente immaginare altri modi di costruire questo stesso Atlante.
La sequenza in cui sono disposte le 27 tavole racconta di una città che si fa via via meno densa, rarefatta, sfrangiata, con regole meno esplicite. Oppure al contrario
racconta di una città che diventa, nello scorrere delle pagine, più complessa, stimolante, più aderente alle istanze dell’abitare contemporaneo.
Noi stessi ci siamo stupiti nel constatare apparenti coincidenze: alcune volte compaiono nello stesso quadro più lavori di uno stesso progettista, fatto che abbiamo
interpretato come convergenza tra certi temi urbani e certi modi di affrontare il progetto residenziale. Altre volte uno stesso tema è esemplificato da più lavori realizzati sulla stessa città, o su idee di città simili: ciò significa che in effetti le diverse realtà urbane offrono temi che sono loro specifici, che in qualche modo le rendono, da questo punto di vista, riconoscibili e uniche. Tuttavia è anche lecito pensare che siano le opportunità reali offerte dal contesto, in termini di  pianificazione o di richiesta del mercato a determinarne la forma. Oppure sognare che un contesto culturale possa ancora incidere sul disegno delle nostre città.
L’Atlante, in questo senso, vuole essere interpretabile, provvisorio. Non pretende di dare alcuna risposta; ci auguriamo piuttosto che contribuisca a stimolare nel lettore curiosità e interesse.